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16.11.07
Torna il Fortino di "una telefonata allunga la vita": ma è solo un altro sogno.

On air da domenica 18 novembre sulle principali emittenti televisive un nuovo episodio della campagna TIM, in cui il vigile Persichetti, condannato a morte, si salva dalla fucilazione grazie a una telefonata.
 
Anno 1993. In un fortino della legione straniera, un condannato a morte, interpretato da Massimo Lopez, compariva davanti al plotone di esecuzione e chiedeva, come ultimo desiderio, di fare una telefonata. L’interminabile chiamata rimandava la fucilazione da uno spot all’altro, con trovate divertenti che valsero allo spot la conquista di molti premi in Italia e all’estero, primo tra tutti il Leone d’Oro vinto al Festival della Pubblicità di Cannes nel 1994.
 
Telecom Italia inaugurava il fenomeno della pubblicità seriale, che sarebbe diventato, insieme ai testimonial/attori, la cifra delle campagne pubblicitarie dell’azienda e dei suoi brand.
 
Dopo ben undici anni di “separazione”, gli autori del memorabile spot, il direttore creativo Mauro Mortaroli e il regista Alessandro D’Alatri, si sono ritrovati a Roma, nello storico fortino ricostruito nella location delle Cave della Magliana, per dirigere Christian De Sica, nei panni di un vigile Persichetti condannato a morte, che ricorre alla “telefonata che allunga la vita” per salvarsi dalla fucilazione. Il vigile si sveglierà poi in casa sua per accorgersi, come di consueto, che si è trattato di un sogno.
 
Ritornano nello spot, in programmazione da domenica prossima sulle principali emittenti televisive, anche l’interprete del leggendario capo-plotone Champignon, l’attore René Fiorentini e la casa di produzione, FilmMaster, che firmò il fortunato serial pubblicitario.
 
L’interminabile telefonata con cui Persichetti rimanda la sua esecuzione è fatta stavolta con un telefonino TIM e lo spot illustra i vantaggi della nuova offerta Maxxi TIM Casa, che consentirà, a partire dal 18 novembre, di comunicare con il telefonino anche dalla propria abitazione con la massima convenienza.
 
La creatività è della coppia Mauro Mortaroli - Nicola Brunialti, mentre la produzione è di Filmmaster con la regia di Alessandro D’Alatri e la fotografia di Alessio Torresi Gelsini.